concerto chitarra classica

Comprare una chitarra classica: fattori e consigli per le prove in negozio

Acquistare uno strumento musicale è sempre un’operazione delicata: l’artigianalità del prodotto, unita alla sua complessità, dà origine ad un mercato in cui ciascun elemento è diverso dall’altro, anche a parità di marca e modello (o a parità di liutaio, nel caso di chitarre di alta fascia).
Se questo è uno svantaggio per il compratore inesperto, che dovrà stare molto attento a non acquistare uno strumento difettoso o comunque al di sotto delle aspettative, dall’altro offre anche l’opportunità di fare grandi affari ad un prezzo relativamente basso.

Proprio per questo motivo, sconsigliamo vivamente di acquistare una chitarra classica online, e di provare di persona lo strumento prima di acquistarlo. Sia che si tratti di un modello super economico, che di un prezioso strumento di liuteria.

La scelta del budget

Come spesso consigliamo di fare qua su Guida alla Scelta, il primo passo è la definizione di un budget indicativo sul quale orientarsi.

50€ – 120€ (chitarra da battaglia)

Gli strumenti di questa fascia sono adatti a bambini o adulti alle primissime armi e senza particolari ambizioni, almeno per il momento.

Sono adatti ai classici “chitarristi da spiaggia“, e a tutti coloro che hanno intenzione di sottoporre la loro chitarra a stress non indifferenti, quali gite, falò, campeggi, e ogni altra situazione di “pericolo” per lo strumento.

Non sono indicate per uno studio in conservatorio, se non per i primissimi 2-3 anni se proprio necessario.

Le chitarre di questa fascia presenteranno sicuramente alcuni problemi (di cui parleremo più avanti), non avranno un bel suono (ne’ tantomento un suono potente), e non metteranno a disposizione del loro suonatore una grande varietà di timbriche.
Tuttavia, la buona notizia è che se dovete cantare la Canzone del Sole alle 2 di notte di fronte al falò (o solo imparare le basi prima di passare ad uno strumento più costoso), nessuno se ne accorgerà.

MARCHE CONSIGLIATE: in questo caso non ci sono particolari differenze fra i vari prodotti. Grosso modo, a parità di prezzo, una vale l’altra. Per questa ragione, il consiglio è quello di acquistare online (ad esempio su Amazon) per risparmiare ulteriormente.
Due consigli su tutti:
– la

, disponibile anche in versione 1/2 e 3/4 per i più piccini e dotata di accordatore, plettri e libro per imparare;
– e la , una vera e propria icona decennale che ha accompagnato le prime strimpellate di centinaia di migliaia di chitarristi nel mondo.

120€ – 250€ (chitarra economica)

Appena al di sopra della fascia di base iniziamo a trovare delle chitarre adatte per lo studio in conservatorio (quantomeno nei primi 5 anni) e nei licei musicali.

Con un po’ di attenzione e provando di persona gli strumenti, sarà possibile trovarne di esenti da difetti strutturali gravi (ad es. strumenti con pessima intonazione, o con corde troppo vicine alla tastiera che sbattono sui tasti).

Nell’estremità superiore di questo budget sarà anche possibile trovare strumenti con una varietà timbrica che inizi a ricordare le chitarre di liuteria, nonchè chitarre con cui farsi sentire in sale medio-grandi durante i nostri primi saggi \ concerti.

MARCHE CONSIGLIATE: Altamira e Privada sono 2 marche non molto conosciute ma in genere capaci di offrire strumenti al di sopra delle aspettative, con rapporti qualità / prezzo eccellenti. Le Alhambra sono quelle più diffuse ma, pur essendo sicuramente valide, non eccellono: senza infamia e senza lode insomma.

250€ – 1250€ (chitarre per debuttanti di buon livello)

Alle due estremità di questa fascia di prezzo troviamo strumenti sicuramente molto diversi fra di loro, ma accomunati da una caratteristica: consentono allo studente di conservatorio di divertirsi con uno strumento che risponde a diversi tipi di tocco, ma allo stesso tempo non sono particolarmente indicati per coloro i quali arriveranno al tanto agognato traguardo del diploma.

Sono la classica via di mezzo, una soluzione che non è ne’ carne ne’ pesce che non ci sentiamo di consigliare nella maggior parte dei casi: se le intenzioni sono serie ma il budget limitato, meglio aspettare un altro po’. Se non si è sicuri della volontà di impegnarsi in uno studio serio dello strumento, le chitarre della fascia inferiore offrono comunque un buon compromesso.

MARCHE CONSIGLIATE: Privada, Esteve.

1250€ – 2500€ (chitarra da studio)

In questa fascia di prezzo iniziamo a trovare strumenti di tutto rispetto per i professionisti, quali ad esempio: chitarre semiartigianali, ossia strumenti realizzati su progetti di liuteria da fabbriche con un numero limitato di operai qualificati; chitarre da studio, ossia strumenti di liutai più o meno prestigiosi che hanno utilizzato dei legni buoni ma non eccellenti per la realizzazione dello strumento; o chitarre da concerto di liutai meno noti, che hanno impiegato i loro migliori legni \ progetti, ma magari devono ancora costruirsi una reputazione in quanto agli inizi.

Sono chitarre adatte anche ad un diploma di conservatorio, nonchè a concerti anche importanti.

MARCHE CONSIGLIATE: Esteve, liutai della zona.

Oltre 2500€ (chitarre da concerto)

Oltre i 2500€ abbiamo le chitarre di fascia alta per i professionisti che devono riempire col loro suono interi teatri. I prezzi salgono facilmente sino a circa 10,000€, ma esistono strumenti anche più costosi…

MARCHE CONSIGLIATE: nessuna, affidatevi ad un liutaio.

La prova in negozio

Siamo finalmente giunti al momento della prova in negozio.

Prendetevi tutto il tempo che vi serve: la scelta dello strumento non può avvenire di fretta con l’ansia di fare tardi al lavoro. Se possibile, anzi, visitate diversi negozi per avere una più ampia gamma di possibilità.

Ci sono molti aspetti da tenere in consderazione una volta preso in mano uno strumento, ed ecco dunque i nostri consigli sugli aspetti da valutare quando si prova una chitarra in negozio.

  • Per prima cosa, assicuratevi che le ottave siano intonate. Suonate ciascuna corda a vuoto, e suonatela poi al XII tasto. Com’è l’intonazione? Se necessario, aiutatevi con un accordatore. Se c’è mezzo tono di differenza, la chitarra è da buttare, o le corde sono assolutamente inadatte. Un quarto di tono potrebbe essere quasi accettabile per una chitarra da 50€, tuttavia sarebbe meglio avere una discrepanza di non più di un ottavo di tono pure su una chitarra da battaglia; le chitarre di fascia alta dovrebbero essere praticamente perfette.
  • Dopodichè suonate ogni singola nota su ciascuna corda. Controllate che tutti i tasti suonino bene senza rumori strani. In particolare, se state provando una chitarra economica, controllate che la corda non “frusti” con troppa facilità. Si dice che una corda “frusta” quando la sua vibrazione è disturbata dai tasti stessi, provocando fastidiosi ronzii. Questo avviene quando la distanza fra corde e tastiera è troppo ridotta, ed è uno dei problemi più tipici delle chitarre di fascia bassa.
    Un po’ di rumori quando si pizzicano le corde per un fortissimo è normale ed inevitabile con budget al di sotto dei 100€, ma cercate comunque di avere un po’ di margine per suonare almeno un forte senza vibrazioni non volute.
  • Ora che avete analizzato i 2 difetti più comuni, procedete col controllare l’intonazione delle note oltre il XII tasto.. queste saranno molto probabilmente le meno intonate di tutte, ma per fortuna sono anche le meno suonate, quindi qualche imprecisione è perdonabile.
  • Ora che abbiamo escluso problemi e difetti di base, possiamo iniziare ad analizzare il suono.
  • La prima componente da testare è il volume. Dato che la chitarra è uno strumento tendenzialmente poco sonoro, bisogna cercare strumenti che abbiano delle buone risonanze. Provate a spingere e vedete quale chitarra ha maggior volume. Tenete conto che diversi legni possono portare a risultati molto diversi a seconda dell’ambiente in cui ci si trova. Tendenzialmente, il cedro è un materiale che garantisce un’ottima resa a breve distanza, mentre l’abete offre una proiezione migliore. Tradotto in parole povere: l’abete darà al chitarrista (e al pubblico ad egli vicino se suona in un ambiente con un’acustica scarsa) una sensazione di scarso volume, ma il cedro avrà problemi a farsi sentire in fondo a teatri di grandi dimensioni. Al contrario, il cedro offrirà tanta potenza sulle brevi distanze, mentre l’abete si esalterà in ambienti con buone acustiche o comunque molto grandi.
  • Provate poi i diversi colori della chitarra. Cosa succede se suonate sulla buca? Cosa se suonate al XII tasto? Cosa al ponticello? Una buona chitarra dovrebbe avere 3 suoni differenti nei 3 punti chiave, per offrire al musicista la possibilità di variare ed usare ogni volta il suono più adatto per il pezzo che sta eseguendo.
    Lo stesso discorso vale per l’attacco: un attacco più morbido dovrebbe creare un suono più ovattato, mentre uno più rigido dovrebbe avere una “prontezza” ed un impatto molto più forte e deciso.
    Anche l’inclinazione della mano e dell’unghia dovrebbe dar luogo a suoni più chiari o più scuri.
    Ed oltre alla varietà di suoni utilizzabili, ovviamente, è importante tenere conto anche del suono “base” della chitarra, quello piu neutro, ottenuto con la mano destra in posizione “normale” sulla buca. Qua, è esclusivamente una questione di gusto personale.
  • Infine, suonate qualche pezzo che conoscete bene. Questo vi consentirà di rendervi conto della pesantezza e della comodità del manico, nonchè di mettere insieme ed applicare ad una situazione reale tutto ciò che avete notato analizzando i precedenti punti.

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Luca

Cosa ne pensate della EKO CS10?

gtrmaniax

Quali sono le corde migliori?

Leegdra

Non sono d’accordo sul fatto che dai 2500€ in su sia necessario rivolgersi ad un liutaio della zona… possiedo una Paulino Bernabè in Abete che pagai circa 2800€… ok, non è propriamente quello che si definirebbe un modello “di fabbrica”, però è pur sempre qualcosa costruito da più operai piuttosto che da un liutaio unico