acqua di parma blu mediterraneo

Acqua di Parma Blu Mediterraneo: profumi e recensioni

Acqua di Parma è una casa tutta italiana che fa della tradizione e della qualità Made in Italy i suoi cavalli di battaglia.

A differenza di molti altri profumi di nicchia, quelli di Acqua di Parma sono relativamente accessibili sia economicamente che in termini di facilità di reperimento nelle profumerie locali – sebbene non siamo ovviamente ai livelli dei più famosi designer.

Oggi andremo ad analizzare la linea Blu Mediterraneo.


Considerazioni generali sulla linea

Tutti i profumi della linea Blu Mediterraneo hanno alcune caratteristiche in comune.
La prima, la più lampante, è che ciascuno ha un ingrediente protagonista, e questo ingrediente è un frutto o un albero o un fiore tipico di una regione italiana.

Effettivamente, ciascuno di questi profumi svolge un ottimo lavoro nel mettere in risalto la nota regina, ed il feeling che si ha con tutte le fragranze in questione è di grande naturalezza: dimenticatevi i sapori chimici o astratti tipici di molte fragranze new-age, perchè qua in molti casi si rasenta il realismo.

Inoltre, tutti i profumi sono unisex, sebbene alcuni tendano più al maschile ed altri più al femminile.

Inutile dire che si tratta in tutti i casi di fragranze prettamente estive e molto rinfrescanti; solitamente da giorno ed abbastanza eleganti o quantomeno distinte… ma questo è un aspetto meno lampante.

Procediamo con l’analizzarle una ad una!

Fico di Amalfi

Qualche tempo fa vi avevo parlato di Virgin Island Water di Creed, ossia il profumo di una vacanza ai Caraibi… ebbene, Fico di Amalfi è la versione Made in Italy: il profumo di una vacanza estiva al Sud!

Buono, buonissimo, capace di portare all’istante la mente alle torride giornate estive al mare, in cui l’arsura viene stemperata all’ombra di un piccolo bosco.

Fico di Amalfi è un profumo molto realistico, sa di estate e di bei ricordi… quantomeno se siete stati almeno una volta al Sud, o in paesi dal clima subtropicale in cui la pianta di fico si trova a suo agio. L’odore di Fico di Amalfi, infatti, è praticamente uguale a quello del latte che esce dal frutto.

Una fragranza molto originale dunque se paragonata ad altri profumi estivi, ma poco originale se messa in relazione agli odori che sentiamo abitualmente in natura: a voi decidere se questo sia un vantaggio od uno svantaggio.

Senza dubbio unisex al 100%.

Mandorlo di Sicilia

Una buona mandorla gourmand, parecchio dolce grazie alla generosa dose di vaniglia… talmente dolce, che a tratti mi ricorda un qualche cornetto Algida non meglio precisato.

Mandorlo di Sicilia è tendenzialmente femminile… d’altronde, l’unica fragranza con la combo mandorla + vaniglia che ho trovato sino ad ora adatta ad un uomo è Pegasus, e anche là comunque siamo decisamente nel campo dell’unisex.
A proposito di profumi maschili: trovo una discreta affinità con Armani Code Absolu, probabilmente dovuta all’utilizzo dello stesso tipo di vaniglia… come alcuni di voi sapranno, in profumeria esistono molteplici interpretazioni della nota di vaniglia, e quella di Mandorlo di Sicilia sembra essere proprio la stessa (o comunque una molto simile) dell’Armani… tuttavia, mentre quest’ultimo rimane abbastanza piatto (leggermente speziato dalla fava tonka), in Mandorlo di Sicilia l’aggiunta della nota regina si sente nitidamente, e rende la fragranza molto più interessante ed originale… ma anche più femminile, appunto.

Paragoni a parte, questo profumo ha, almeno per il mio naso, un difetto: un retrogusto fastidioso che sento soprattutto in apertura, difficile da categorizzare… se non mi fossi ripromesso di non utilizzare l’espressione “ha un sapore chimico”, è esattamente ciò che userei per descrivere questa nota dissonante.
Nulla di eccessivo, ma l’idillio di una crema di mandorle dolce ne esce un po’ disturbato, ed il nitido naturalismo di Fico di Amalfi è un lontano ricordo.

Cipresso di Toscana

Un buon cipresso: elegante, distinto ed abbastanza realistico.

In questo caso però, realismo ed originalità non vanno in contrasto fra di loro… per fare un esempio, in profumeria, un agrume realistico non sarà mai originale, perchè vi sono migliaia di fragranze a base di agrumi… il cipresso, però, non è qualcosa che si vede tutti i giorni, soprattutto fra i profumi più commerciali.
Cipresso di Toscana riesce dunque a distinguervi anche senza cercare di inventare odori mai sentiti prima, rimanendo legato ad un sentore molto naturale.

Se devo trovargli un difetto, è un profumo al quale ho qualche difficoltà a trovare un’identità: per uomo? Per donna? Giovane? Maturo? Sexy? Serale? Elegante?

Difficile dare una risposta. Se da un lato questo va a vantaggio della sua versatilità, è anche vero che lo priva di un po’ di carattere, non essendo una fragranza da “statement“: non dice niente di particolare su di voi, se non che avete un piacevolissimo odore.
Per come la vedo io, Cipresso di Toscana non racconta una storia, non descrive un luogo, non evoca un sentimento.

Vi sono delle affinità con Corteccia de L’Erbolario, casa di nicchia low-cost italiana con una filosofia aziendale che riscontra molte affinità con quella di Acqua di Parma.

Bergamotto di Calabria

Fra gli agrumi, il bergamotto è solitamente uno dei più “tranquilli”.
Nella profumeria maschile è spesso l’agrume più morbido ed elegante, sovente accoppiato con il legno di sandalo per dare quel feeling di eleganza un po’ old-school.

Ebbene, qua è l’esatto contrario: Bergamotto di Calabria è una fragranza sbattuta in faccia, molto pungente, riservata ai più irriverenti fan dei profumi esperidati.

Oltre al bergamotto, è presente una forte dose di cedro (non il legno di cedro, ma il frutto) che accentua il carattere agrumato pungente, ed una base di legni e vetiver.

Interessante anche il twist dolce, che smorza un po’ la frizzantezza degli agrumi, e ci porta a delle vibes da torta al limone o, meglio ancora, cocktail dolce al limone.

Tanto rinfrescante quanto unisex.

Arancia di Capri

L’esatto contrario di Bergamotto di Calabria: qua mi aspettavo una fragranza amara e sfacciata, essendo l’arancia una delle note più “strong” nel campo degli esperidati.

E invece, Arancia di Capri mi ha sorpreso con una nota di arancia morbida, relativamente dolce, ammaliante prima ancora che rinfrescante.

Una fragranza pensata più per una donna che per un uomo, per la quale trovo delle analogie con un classico estivo femminile: Dolce & Gabbana Light Blue.

Mirto di Panarea

Il profumo più soapy – saponoso – della linea.
Talmente saponoso che sono ragionevolmente sicuro di aver utilizzato, per anni da adolescente, una saponetta identica o quasi.

E’ un profumo che non indosserei mai proprio per questa ragione, ma se vi piacciono le fragranze ultrapulite, dovreste dargli una chance.

Fra l’altro, performance stellari, cosa rara fra i profumi estivi.

Chinotto di Liguria

La più enigmatica e misteriosa della linea Blu Mediterraneo, anche in virtù della minor fama dell’ingrediente principale: il chinotto.

Quando si nomina la parola “chinotto”, la maggior parte delle persone pensa all’omonima bibita da aperitivo analcolico, dal colore simile alla coca-cola e retrogusto amaro, ignorando l’esistenza dell’albero Citrus Myrtifolia e dei relativi frutti, i chinotti appunto.

Si tratta di agrumi che, olfattivamente parlando, risultano freschi e tendenzialmente amari (come da copione), ma meno “luminosi” rispetto ad esempio al limone.

Chinotto di Liguria prova dunque a coniugare le parole “estivo” e “scuro” spesso inconciliabili all’interno della stessa fragranza, con buoni risultati.

Un profumo fra i più originali all’interno della linea, ottimo per chi è in cerca di qualcosa di diverso dai soliti agrumi.
Un profumo polarizzante, adatto a chi non ha paura di non piacere.

Vibes un po’ old-school, lo trovo forse più adatto ad una donna di carattere piuttosto che ad un uomo, pur restando comunque in un’area unisex.

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